Per il quinto anno, scende in campo con i colori della SG Matteo Lo Campo

Le passioni sono la fonte di forza necessaria per arrivare lontano, sopratutto se condivise. E quando l’amore per uno sport si completa con il sostegno e la spinta di un padre si raggiunge la vetta. “La mia passione per la pallavolo è stata quasi obbligata visto che mio padre è allenatore. Mi ha instradato in questo sport fin da piccolo. Poi a 6 anni mi ha portato al minivolley e da lì è iniziato tutto.” Questo è l’esordio della storia del libero Matteo Lo Campo, classe 1990, che per il quinto anno scende in campo con i colori della SG Volley. Dal minivolley di strada ne ha percorsa, il giocatore riconosce come la sua soddisfazione più grande “la vittoria del campionato nella stagione 2014/15 con l’SG attraverso dei playoff lunghi e decisamente movimentati”. D’altro canto, più difficile è la vittoria, più grande è la felicità della vittoria. C’è un altro momento però che è rimasto impresso nel cuore del giocatore “il mio primo anno in serie C a 18 anni. Fino all’anno precedente avevo giocato solo in prima divisione e neanche troppo da titolare. Inoltre mi è rimasta molto impressa la qualità delle squadre avversarie.” Perché il sentimento sportivo non può ridursi a una corsa per la vittoria, senza rispetto e lealtà dell’avversario. Quali sono le caratteristiche di un perfetto giocare? Matteo risponde così: “L’unica caratteristica è quella di non porsi limiti e di andare sempre oltre”. Ci sono due idoli pallavolistici a ispirare Matteo: “I miei miti sono Ousmany Juantorena per la mentalità da atleta e le capacità, per quanto riguarda il mio ruolo ammiro Jenia Grebennikov”. Le aspettative per questa stagione sportiva sono grandi, come la fiducia nei compagni di squadra “Credo che l’impronta principale nel campionato la darà la coesione che c’è tra di noi, che è tutto in uno sport di squadra. Credo si possa andare lontano perché si lavora bene e ci troviamo bene tra di noi pur essendo praticamente tutti nuovi”.