Simone Tibaldi, il nuovo componente della famiglia SG Volley

Nella pallavolo non si vince individualmente, ma si vince tutti insieme. “Un giocatore non può essere perfetto, alla perfezione si arriva con la coesione di tutta la squadra” queste sono le parole del nuovo libero Simone Tibaldi, classe 1989, entrato quest’anno a far parte della grande famiglia SG Volley. Quando un gruppo di persone condivide un obiettivo comune, può raggiungere l’impossibile. Partendo da questa consapevolezza, sono buone le ambizioni di Simone nei confronti di questo campionato che sta per iniziare: “Siamo un bel gruppo, mi piace molto. Speriamo di lasciare un bel segno ad ogni partita e diventare una delle squadre più temute del nostro girone.”. Il giocatore sembra vivere la pallavolo nella chiave del gioco di squadra e della lealtà, al punto che quando segue una partita non è importante chi vince, se vince lo sport: “Il mio mito pallavolistico è sempre stato Karch Kiraly, ma non ho una squadra del cuore. Quando guardo le partite non tifo nessuno, basta che sia pallavolo!”. Ma come e quando sarà iniziata questa sua passione? Simone ci racconta i segreti del suo esordio: “La mia passione per la pallavolo è nata da alcune partite che cominciai a vedere per caso in tv, da lì me ne sono innamorato sempre di più!! Il mio esordio è stato in under 16, al mio secondo giorno di allenamento e giocai sotto falso nome!non ero tesserato ed era effettivamente il secondo giorno che mettevo piede in palestra in vita mia, quel ragazzo era assente e mi sono spacciato per lui.” Sappiamo che ha smesso di giocare per un periodo, però poi succede qualcosa: “Per puro caso sono andato a vedere dal vivo una partita della nazionale di volley femminile, è un evento che mi è rimasto particolarmente impresso e da quel giorno decisi di ricominciare a giocare. Quando sono tornato a Anzio, dove sono cresciuto e ho giocato, abbiamo vinto, per me ovviamente valeva più di 3 punti quella partita!”